
Rita Bellati è una Gallup-Certified Strengths Coach.
Con il suo lavoro aiuta le persone a usare consapevolmente i loro talenti.
Con il suo lavoro aiuta le persone a usare consapevolmente i loro talenti.

Riorganizzazione, necessità di inserire personalità nuove e differenti all’interno del gruppo di lavoro, formare team con un’identità chiara, migliorare i processi di comunicazione per permettere maggiore trasparenza e fiducia, favorire un maggior allineamento e una maggiore iniziativa… sono solo alcune delle sfide che le aziende devono affrontare per adattarsi al contesto economico e sociale attuali.
Mai come ora infatti le organizzazioni sentono il bisogno di creare una cultura aziendale i cui valori siano condivisi dalle persone che ne fanno parte. Ma il mondo del lavoro è in costante riassestamento, alla ricerca di un equilibrio tra nuove forme che sta assumendo il lavoro (agile, smart working e lavoro ibrido) e le nuove priorità per i propri dipendenti (benessere, motivazione, inclusione e senso di appartenenza), per questo è necessario che si ricostruisca prima di tutto una unità tra le persone. Per farlo è fondamentale offrire un linguaggio comune e un modo migliore per apprezzarsi a vicenda. Occorre ripartire dai punti di forza.
“Non mi sento valorizzato”
“Faccio il minimo indispensabile”
“Il lavoro è solo uno stipendio”
Il coinvolgimento dei dipendenti è ormai un elemento cruciale per raggiungere risultati che contano. A prescindere dalla loro dimensione, le organizzazioni che basano la loro cultura sui punti di forza registrano un maggiore coinvolgimento, un minore turnover e un miglioramento fino al 18% della performance dei dipendenti*.
Un buon punto di partenza per gettare le basi di questa cultura “strengths-based” è focalizzarsi sui manager. I manager infatti sono responsabili di almeno il 70% del coinvolgimento dei team e influenzano notevolmente il benessere dei dipendenti e la cultura aziendale. A partire da loro è possibile diffondere l’approccio basato sui punti di forza per generare una radicale trasformazione della cultura aziendale e un maggiore senso di appartenenza di chi ne fa parte.
[*Gallup’s employee engagement meta-analysis report – nella definizione di performance si includono le valutazioni delle prestazioni, la produttività e i dati sulle vendite.]
É necessario pensare e agire in modo diverso. Possiamo farlo insieme.
Il lavoro di affiancamento e sviluppo dei talenti inizia con un questionario: Il Clifton Strengths Assessment. Si tratta di un test di valutazione composto da 177 quesiti dal quale si ottiene il proprio Talent DNA cioè il profilo dei 34 temi di talento che ci caratterizzano. Ritengo questo strumento indispensabile perché offre dati oggettivi da cui partire e un linguaggio comune per il lavoro condiviso.
Fare il test senza un lavoro di affiancamento non è però sufficiente per realizzare un vero e proprio cambiamento.
E’ necessario infatti muoversi costantemente su due livelli, uno individuale in cui il singolo prende consapevolezza di sé, del proprio potenziale e di come metterlo in pratica e uno relazionale in cui i singoli capiscono di essere parte di un sistema e per questo mettano in relazione i propri talenti con quelli degli altri.
Per questa ragione ho ideato i miei servizi tenendo conto di questo doppio movimento individuale-relazionale.
É necessario che la leadership sia allineata e promuova l’approccio basato sui punti di forza altrimenti non sarà possibile nessuna innovazione culturale. Con il mio lavoro di affiancamento e coaching posso aiutare i leader a comunicare meglio il loro ruolo, a scoprire e rafforzare la loro identità di leader e a sapere come i loro talenti li aiutano ad avere successo.
Non è semplice far lavorare insieme i team in un ambiente ibrido o a matrice perché non è più sufficiente conoscere i membri del team: è necessario infatti sapere perché fanno quello che fanno, cosa li motiva o quando danno il meglio di sé. Offrire ai dipendenti e ai membri di un team la possibilità di effettuare il CliftonSrengths Assessment e di approfondire il contenuto individualmente e in gruppo significa permettergli di sapere reciprocamente cosa sanno fare meglio e cosa possono chiedere gli uni gli altri. Questo permetterà ai singoli di avere successo nel loro ruolo e al team di lavorare in modo efficiente ed efficace.
il lavoro sta cambiando, le relazioni tra colleghi sono sempre più ibride e spesso lo spazio di lavoro non è più condiviso. Come è possibile allora lavorare insieme e raggiungere obiettivi comuni a queste condizioni? Riconoscendo e apprezzando il valore che ogni persona apporta nello svolgere un compito. Per cambiare il modo di lavorare in gruppo è necessario cambiare il modo di comunicare.
The Flocking Experience è una proposta formativa e esperienziale in cui, attraverso un vocabolario comune e pratiche corporee e dialogiche, i team possono sperimentare un nuovo modo di costruire collaborazioni efficaci e di superare i problemi.
Vuoi innovare il modo di lavorare in azienda grazie al potenziamento dei talenti? Contattami e sarò felice di aiutarti.
Web design: Roxana Degiovanni | Testi: Mille Lemmi | Logo: Segui le briciole | Foto: Jana Sebastova per TEDx Torino e Kien & Joëlle | Legale: Avv. Veronica Scaletta
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